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Il KAPcell: Un meccanismo per realizzare foto aeree riciclando una vecchio telefono cellulare

Autore: Gianni La Macchia di Molfetta (BA) (e_mail)

In ogni hobby c’è sempre da inventarsi nuove proposte, nuovi materiali o modificare ciò che già esiste in commercio (logicamente che costi meno), nuovi sistemi per rendere l’hobby sempre interessante e nello stesso tempo risparmiare nei costi, ovviamente cercando una via intermedi dal professionismo e il puro divertimento, che io cerco nell’inventare sistemi alternativi a quelli disponibili in commercio o in rete!
Il lampo, l’idea del KAPCELL mi e venuta in mente una mattina, avevo appena finito di costruire il KAPTIMER.

Il Kaptimer, illustrato in fig.1, è una culla con un orologio da 60 minuti, tipo quelli che si trovano sui caschi da parrucchiere, dove sulla manopola viene incastrato per mezzo di 2 perni da 3mm un becco di alluminio e allo scadere del tempo impostato va a premere sullo scatto della fotocamera.

 


Fig. 1


Fig. 2

In fig. 2 una delle prime fotografie realizzate con questo sistema. Si nota chiaramente che è mossa.
Purtroppo la fotocamera non era predisposta per la lettura ASA. Si nota anche il cavo che tiene l'aquilone ed accanto la sua ombra.
Con il Kaptimer le foto erano discrete ma il risultato non mi soddisfaceva. (Anche perche' ogni volta per ricaricare il timer bisognava far scendere la culla con la fotocamenra. NdWM.).


Uno dei miei tanti hobbies e' quello di collezionare cellulari di qualsiasi tipo e ho pensato che quando il cellulare squilla si attiva sia il vibracall che la suoneria,  quindi avrebbe potuto attivare un rele’ che,  a sua volta, avrebbe potuto chiudere un circuito come quello della macchina fotografica!
L’intuizione era giusta, solo che la funzionalità del circuito, illustrato più avanti,  non viene attivato dalla suoneria o dal motorino del vibracall, ma dalle piccole lucette che si illuminano ogni volta che si fa squillare il cellulare.

Componenti per la costruzione del circuito elettronico del KAPCELL
Lista dei materiali per il circuito integrato

1 resistenza da  10 K
1 resistenza da  22 K
1 transistor  BC 547
1 Relè da 5 V
1 Batteria da 9 V
1 basetta in rame per creare il circuito (costo totale circa 3 Euro)

IMPORTANTE: Attenzione il transistor BC 547 deve essere montato come nel disegno, con la parte diritta verso il RELE’ e le luci (diodi) del cellulare devono avere un uscita di almeno 3V.


Fig. 3 Circuito stampato con i componenti e la giusta ubicazione


Contenitori per l’alloggio circuito elettronico

Come al solito ho cercato tra le mie cose (e non solo) sono riuscito a reperire una scatolina per gioielli con il coperchio trasparente dove ho montato all’interno il circuito, ma anche un piccolo involucro in plastica dei bastoncini Findus. In fig. 4 oltre alla scatola con all'interno il circuito noterete un piccolo interruttore sulla destra e due prese stereo per il collegamento del telefonino alla fotocamera.
In fig. 5 il circuito realizzato con il contenitore findus con la presa esterna per la batteria.


Fig. 4


Fig. 5

Non  sono indispensabili spinotti, interruttori, involucri in plastica basterebbe anche del semplice Domopac per avvolgere il circuito e del nastro per i collegamenti dei fili tra la foto camera ed il cellulare.
Le soluzioni sopra illustrate rendono più agevole il montaggio e lo smontaggio dell'attrezzatura.

Cellulari per il collegamento

I due esemplari, che vedete nelle successive foto,  sono stati sottratti alla mia collezione modificati e riportati a nuova vita, anzi a duplice vita, dato che comunque funzionano come prima.In origine se volavano ad un altezza di 50 m si disintegravano ora collegati ad un aquilone funzionano meglio ;-)
Dei due indubbiamente il più leggero e lo Startac, c’è solo un piccolo accorgimento di cui tenere conto nell'utilizzo di questo modello: quando e chiuso non si illumina, quindi il circuito non ha l’impulso e non si attiva! Come fare??? Dopo alcuni giorni di prove ho scoperto cosa non faceva illuminare il cellulare a sportellino chiuso: una piccola calamita posizionata accanto alla capsula da cui ascoltiamo, quindi basterà togliere la batteria aprire il coperchio sullo sportellino - con molta calma! - e sulla sinistra, accanto alle piccole batterie di memoria, troverete, oltre al vibracall mascherata sotto un nastro adesivo nero, una barretta calamitata di 3 mm per 2 cm, asportatela ed il gioco è fatto.


Motorola Startac


Motorola CD920

Collegamento alle luci del Cellulare
Questa è una delle operazioni più difficili: collegare due fili di colore differente, possibilmente rosso e nero sulle luci del cellulare.
Smontare con cura il telefonino (nel caso dello Startac non appena avrete tolto il coperchio, dove solitamente c’è la M di Motorola, proprio nella sommità troverete una piccolissima linguetta color nocciola, sollevatela delicatamente e in questa maniera non rischierete di rompere il flat che collega il cellulare alla capsula e batteria) arrivati alle luci sotto la tastiera con un tester individuate i poli POSITIVO e NEGATIVO e saldateci i due fili cercate di far fuoriuscire i cavetti dalla carcassa ed all’altra estremità saldateci il jack stereo (potreste comprare altrimenti un ponte jack maschio-jack maschio e tagliarlo a metà, come ho fatto nel mio cellulare.

Fig. 6

Fig.7

Fig. 8

fig.9

In fig.6 il cellulare aperto posteriormente. In figura 7 il flat da scollegare usando la levetta marrone. Nella fig  n.8 il flat e stato scollegato, per dare la possibilità di dividere il circuito dallo sportello e accedere al display. In fig.9 il display: le due frecce bianche indicano i punti di saldatura.

Per la macchina fotografica

Qui dipende se la vostra macchina e nuova o è  vecchia, per questo sistema sarebbe meglio una macchina recente che abbia il motore di trascinamento per la pellicola e la lettura automatica degli ASA (usate pellicole non meno di 200 ASA) e che abbia il pulsante di scatto elettrico e non meccanico. Smontate la mascherina frontale sino ad arrivare al pulsante di scatto forate la mascherina e saldate come per il cellulare un cavetto rosso e nero sul contatto di scatto (sempre con il jack sull’altra estremità).


fig. 10


fig.11


fig. 12


fig.13

La fig. 10 mostra il particolare del pulsante di scatto sostituito dal cavetto per il collegamento al cellulare.
In fig.11 si vede la culla con il porta cellulare e nella fig.12 la vista posteriore della culla con il cellulare alloggiato.
La fig. 13 mostra il Kapcell completo con la culla in alluminio, la fotocamera ed in basso la scatolina con il circuito ed il cellulare collegato.
La culla per la fotocamera è costruita in alluminio (in rete si trovano tantissimi progetti). La mia l’ho costruita con vari pezzi assemblati e tenuti fra loro da perni da 3 mm. Se usate lo Startac e conservate ancora la custodia basterà fissarla sulla culla in una posizione che  tenga in equilibrio la foto camera, per fissare il circuito di collegamento adoperate delle fascette da elettricista, e non vi resterà che provarla.
Inserite anche una SIM possibilmente con un numero noto a pochi amici (a nessuno sarebbe meglio), percheè basterà fare il numero di telefono del cellulare per azionare in qualsiasi momento lo scatto della fotocamera.

P.S. dimenticavo ricordate di inserire la pellicola prima di far volare il vostro KAPCELL (scherzavo!!!!)

Note del webmaster
Per il sollevamento dell'attrezzatura Gianni usa un delta da 3 m. di apertura alare
Per altre informazioni e chiarimenti sul Kapcell potete scrivere direttamente a Gianni (e-mail)

 
Clicca per vedere alcune foto aeree realizzate con il Kapcell