Progetti
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X-Box
Progetto di Walter Gregori (inviato dall'autore)

Nota del webmaster
Il club Volere Volare ringrazia Walter per aver messo a disposizione del sito e di tutti gli aquilonisti il progetto di questo bellissimo aquilone cellulare.
Il progetto è una variante del Nuovo Cellulare che trovate sempre sul sito cliccando qui.
Buona costruzione.


Fig. 1 Fig.2
Prima di leggere il progetto vi consigliamo di ingrandire e stampare le due figure sopra.

Costruzione della dima
Per costruire l'X-Box è sufficiente una sola dima rettangolare ricavabile da un foglio di cartoncino Bristol 50 x 70 cm (vedi fig. 6).I rettangolini bianchi lunghi 10 mm sono incisioni (ovviamente presenti in tutti i quattro spigoli della dima) fatte con il taglierino: serviranno per segnare sullo spynnaker (con la matita, attraverso la dima) i punti che delimitano la superficie netta (450x600 mm) e le semiguaine laterali(12,5 mm); il perimetro esterno della dima delimita gli orli (superiore e inferiore) e le parti laterali, esterne alle semiguaine, che verranno sovrapposte in fase di cucitura (vedi dettagli in fig. 8). Collegando tutti i punti (trattini), e gli spigoli esterni, si riproduce, di fatto, il disegno della dima sullo spy.


Costruzione della vela
Dopo aver deciso come realizzare l'aquilone (si può fare un aquilone monocromatico o a facce di colore diverso):

1) Tagliare i 16 pezzi di rettangolari che abbiamo disegnato sullo spy con a dima di fig.6;
2) Realizzare due teli, composto ognuno da 8 pezzi rettangolari, unendo tra loro le semiguaine ed ottenendo così delle guaine longitudinali avendo diametro 25/3,14= 8 mm. circa, sufficienti per alloggiare i longheroni di 6 mm. di diametro (se si intende realizzare un aquilone con struttura diversa adeguare la larghezza delle semiguaine alle nove misure). Se i teli sono stati cuciti correttamente dovrebbero essere lunghi 3810 mm. ed alti 610 mm. ognuno.
3) Cucire gli orli dei due teli, separatamente.
4) Prima di cucire le guaine longitudinali inserire all'interno delle stesse le fettucce di fig. 1, cioè fettucce di spy ripiegate a formare un'asola nella quale passerà l'elastico tubolare da agganciare alla stecca (per tendere la velatura), come si vede in fig. 9 e nei DETTAGLI B,E,F.
Attenzione!... nelle tre guaine dove passano i longheroni più lunghi, nella parte centrale dell'aquilone, NON vanno messe le fettucce RIPIEGATE, ma quelle DRITTE di fig. 3, perché servono soltanto per unire il telo anteriore con quello posteriore (DETTAGLI G,D).
5) Si nota, in fig. 8, che le guaine centrali, a differenza di tutte le altre, sono all'esterno delle celle romboidali, per cui le traverse più lunghe passano dall'esterno all'interno della velatura attraverso dei fori rinforzati con spynnaker adesivo (fig. 7), come si vede nella VISTA DALL'ALTO e nei DETTAGLI C e D. Io ho praticato questi fori dopo aver cucito le guaine, ma forse è più semplice farlo prima.
6) Cucite tutte le guaine (fig. 8) bisogna tagliarne un pezzo di 4 cm vicino alle estremità (vedi fig. 9 e DETTAGLI B,F,G); in quel punto la pressione della traversa sulla vela è sopportata soltanto dalla cucitura longitudinale della guaina, quindi è bene rinforzare la zona con una pezza di spy (cucito o soltanto incollato).Per evitare ulteriore pressione sulla velatura bisogna arrotondare l'estremità del tubicino di plastica rigida di fig. 2 (in mancanza del tubo RILSAN va bene anche il PVC) che alloggia la traversa (DETTAGLI F,B,G).Per questa operazione ho utilizzato una piccola mola smerigliatrice da banco, ma per il PVC vanno bene anche le forbici.
7) Dopo aver cucito gli orli, le guaine e dopo aver unito i due teli cucendo le fettucce di spy dritte sulle tre guaine centrali, bisogna "chiudere" i due teli cucendo le estremità di ognuno all'interno della guaina centrale (vedi fig 8). Da queste estremità possiamo anche togliere (tagliar via) le semiguaine di 12,5 mm (vedi fig.6) e lasciare soltanto i 5 mm che vengono sovrapposti per la cucitura.

In conclusione
Non resta che infilare le stecche nelle guaine facendole passare attraverso due (o quattro) tubicini forati (fig. 2 e fig. 5) che ci eravamo preparati in precedenza, agganciare gli elastici alle stecche e inserire le traverse.
Per dare più robustezza all'aquilone bloccare le traverse al centro con un tubicino di PVC morbido tagliato e sagomato come in fig. 4; il risultato dovrebbe essere quello visibile nel Dettaglio A.
Per bloccare l'aquilone nella sua forma ad X sono indispensabili i TIRANTI visibili nella VISTA DI FRONTE, nella VISTA PROSPETTICA e nei DETTAGLI F,B.
Sul longherone centrale, per alloggiare le traverse lunghe, ho messo quattro tubicini di Pvc morbido forati al centro (fig. 5 e DETTAGLI C,D), ma si potrebbero usare anche otto tubicini di plastica rigida (fig.2), in coppia, uno volto verso la cella di sinistra, l'altro verso la cella di destra.
Per quanto riguarda le BRIGLIE è bene far passare il filo attraverso le asole delle guaine (dove passa anche l'elastico) prima di legarlo sulla testa del longherone. Non si è obbligati a rispettare tassativamente la lunghezza delle briglie, perché, in effetti, è come se l'aquilone fosse attaccato con un solo filo sul longherone centrale: le due briglie laterali servono solo per una maggiore stabilità longitudinale. A proposito di stabilità, può succedere, a seguito di qualche raffica o cambio di direzione del vento, che l'X-Box si rovesci ed inizi a volare "a pancia in sù": niente paura, continuerà a volare, forse a quota inferiore, senza pericolo di cadere, anzi, ci si può anche divertire nel tentare di farlo girare di nuovo manovrandolo come fosse un COMBATTENTE INDIANO acrobatico!
Anche questo aquilone, come il NUOVO CELLULARE da cui trae ispirazione pur essendo del tutto diverso, vola bene con vento leggero e non ha paura del vento forte (nonostante la struttura molto leggera) proprio perché è attaccato al filo solo nella parte anteriore, e quindi si adegua alle diverse intensità di vento.
  Ogni aquilonista ha un suo modo di lavorare, ed affronta e risolve in modo personale i piccoli o grandi problemi di costruzione che gli si pongono davanti. Questo descritto fin qui è il mio modo di lavorare, molto spartano, essenziale, e sono sicuro, come è già successo per altri aquiloni, che ci sarà qualcuno che realizzerà l'X-Box in modo diverso e soprattutto più bello del mio; ne sarei veramente contento! Bene, buon lavoro e buon divertimento, e non fatevi impressionare dalle apparenze: fare l'X-Box non è difficile, ho impiegato più tempo per preparare questo progetto che per costruire l'aquilone. 

Davvero!