Le forme degli aquiloni
giapponesi

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Delle
oltre trecento forme tradizionali degli aquiloni giapponesi, per la
mostra ne sono state scelte sette che sembravano particolarmente adatte
al progetto: Rokkaku,
Tosa, Kerori, Edo, Hakkaku, Wanwan e Hamamatsu.
Oltre a queste era lasciata alla decisione degli artisti la
libertà di creare altre forme. Alcuni di essi l'hanno fatto,
ideando oggetti volanti come non si sono mai visti prima in cielo: per
esempio il "Blonde Kite"
di Tom Wasselman o le tre forme volanti ("Forma
in rosso", "Forma rossa
con 7 linee" "Triangolo
nero con 14 linee") di Sodomasa Motonaga.
Con grande abilità i costruttori di aquiloni sono riusciti a
mettere queste forme in condizione di volare.
Tra le forme libere ve n'erano però alcune che casualmente
ricordavano forme di aquiloni giapponesi realmente esistenti. E' il
caso dell'Aquilone Kimono
di Rupprecht Geiger (forma Sode), dell'Oiseau
amoureux di Niki de Saint Phalle (forma Yakko), dell'aquilone
alto e sottile di Toon Verhoef
(forma Yachijojima) e del Salto
Celeste Hop Hop di Toyoshige Watanabe (forma Baramon).
Qui di seguito vengono
descritte le forme di aquiloni più frequenti:
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Aquilone
Tsugaru
E' di casa nello Honshu
settentrionale, nella provincia di Aomori. A causa del clima rigido il
bambù non vi cresce. Perciò si utilizza per il
telaio il legno del cipresso giapponese (hiba).
Le pitture degli aquiloni Tsugaru sono tra le più belle
degli aquiloni giapponesi: in forti tonalità di colore
rosso, blu, verde, vi vengono per lo più rappresentate scene
delle epopea degli eroi giapponesi. Le immagini sono spesso
incorniciate in nero. Per rinforzare la carta dell'aquilone, sul retro
viene incollata carta del Giappone. Si usano a questo scopo vecchi
documenti, fogli di conti, pagine di libri delle spese e cose simili,
che conferiscono al retro dell'aquilone un aspetto molto
pittoresco.
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Aquilone Rokkaku
Questo aquilone
esagonale (da cui il nome) giunge dalla regione di Niigata sulla costa
centrale bagnata dal mar del Giappone. Il suo telaio di
bambù consiste semplicemente di due stecche trasversali e di
una nel centro, che può essere rimossa per consentire di
trasportare l'aquilone arrotolato. Le pitture sono tradizionalmente
costituite da espressivi ritratti di guerrieri. A Shirone nella festa
annuale che si tiene nella seconda metà di giugno , gli
aquiloni Rokkaku si schierano l'uno contro l'altro come aquiloni da
combattimento. In quest'occasione gli aquiloni vengono guidati dalle
rive contrapposte del canale Nakanokuchi. Vince la squadra che riesce a
squarciare l'aquilone avversario e a farlo cadere nel canale. Secondo
una leggenda questa è l'origine della festa: trecento anni
fa fu costruito a Shirone un canale di irrigazione per le risaie che si
stendono all'intorno.
Quando il canale fu terminato, un argine ruppe e Shirone fu inondata.
Dopo che l'argine fu di nuovo innalzato, il principe
organizzò sul nuovo argine una gara di aquiloni. Le migliaia
di piedi che, in occasione di questa prima festa di Shirone, correvano
su e giù per l'argine, compressero la terra di cui era
costruito, in modo tale che potesse essere impedita una nuova rottura.
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Aquilone Edo
L'aquilone Edo deriva
il suo nome dalla prima denominazione di Tokyo. Esso vi è
diffuso fin dal XVII secolo. Il telaio di bambù consiste
consiste per lo più di quattro bacchette trasversali, di una
stecca longitudinale e di due diagonali. Negli aquiloni
più grandi sai aggiungono delle stecche longitudinali
supplementari. I listelli di bambù vengono spesso fasciate
con strisce di carta, perché si incolli meglio ad esse la
carta dell'aquilone. Le pitture che lo adornano sono per lo
più nello stile del cosiddetto "nishiki-e", di broccato,
ispirate alle xilografie policrome dell'Ukiyoe, e raffigurano spesso
guerrieri Samurai in splendide armature. Altri motivi sono
attori Kabuki e i segni zodiacali, in particolar modo il dragone. I
lunghi cordoncini servono a dargli stabilità e conferiscono
all'aquilone in volo una maestosa dignità. L'aquilone Edo
porta spesso sulla sommità l'Unari ad arco, un archetto di
legno. Esso è costituito da una lunga canna di
bambù che viene tesa mediante una corda ricavata dal legno
di glicine. La vibrazione di questa arpa eolica si trasmette al corpo
dell'aquilone, che ne accresce il suono producendo un potente
ronzio.
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Aquilone
Kerori
Questa particolare
forma di aquilone si innalza in volo nella provincia di Aichi, del
Giappone centrale. L'origine del nome non è chiara. La forma
deriva probabilmente dal ventaglio giapponese, il cui rivestimento di
carta ha, in effetti, una forma simile. Un tempo si donavano aquiloni
come questo al momento della nascita del primo figlio, in quanto il
ventaglio era visto come un oggetto di buon augurio. Per il Kerori non
esistono pitture tradizionali. Poiché il telaio è
costituito soltanto da pochi listelli di bambù,
relativamente sottili, questo aquilone vola anche con poco vento. La
corda è assicurata solo in due punti sull'asse centrale.
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Aquilone
Hamamatsu
La città di
Hamamatsu è situata nella prefettura di Shizuoka, nel
Giappone centrale, sulla costa del Pacifico. Qui ha luogo ogni anno in
occasione della "festa dei fanciulli", dal 3 al 5 di maggio, la
più grande manifestazione di aquiloni di tutto il Giappone.
Il primo giorno della festa è dedicato agli aquiloni di
augurio, aquiloni che, assunto il nome di un bambino appena nato,
vengono fatti alzare con l'augurio di una felice crescita del fanciullo.
Nei due giorni seguenti della festa si schierano in combattimento gli
aquiloni dipinti con gli stemmi dei quartieri della città.
Nell'aria vi sono in quel momento forse centinaia di grandi aquiloni
quadrati. Alla mischia del combattimento che si svolge in cielo,
corrisponde un febbrile affaccendarsi a terra, dove squadre composte
ognuna da circa trenta persone guidano il volo degli aquiloni con
verricelli in mezzo ad una strepito assordante di fanfare, tamburi e
fischietti. I costumi pittoreschi e l'atmosfera festosa fanno venire in
mente i tornei medievali.
Il telaio dell'aquilone Hamamatsu è costituito da una fitta
grata di listelli di bambù relativamente sottili, rinforzati
da de canne di bambù diagonali. Per il volo, viene
assicurata all'aquilone una stecca di bambù con una lunga
corda di paglia a costituire la coda. La produzione dei cordoncini di
lino che governano l'aquilone è soggetta ad un monopolio in
modo da dare a tutti i concorrenti le stesse possibilità.
Dopo che la carta è stata incollata sul telaio di
bambù, l'aquilone Hamamatsu viene dipinto con colori
luminosi, usati per stampare i tessuti, i bordi vengono spesso prima
tirati con cera liquida. Questo aquilone assume in tal modo un
caratteristico aspetto di finestra a vetri,
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Aquilone
Wanwan
La patria dell'aquilone
Wanwan è la parte settentrionale dell'isola di Shikoku. Il
nome potrebbe riferirsi alla forma circolare e derivare dal vassoio
rotondo laccato "wan". Il corpo dell'aquilone, in sé ovale,
ottiene questa forma grazie alla bombatura prodotta da cordoncini che
lo tendono sul retro. Il primo aquilone Wanwan pare sia stato costruito
e fatto volare nel 1692, in occasione della ricostruzione del tempio di
Renge-ji nella località di Okazaki. Con un diametro di venti
metri ed un peso che può raggiungere le 550 libbre, esso
rientra fra i più grandi aquiloni giapponesi. La coda da
sola, formata da una coda di 150 m., pesa 750 kg. Per far alzare con un
potente verricello un aquilone così grande, sono necessarie
squadre di duecento uomini. Come corda dell'aquilone viene utilizzato
un cavo che ha una circonferenza di 15 cm. ed una lunghezza di 1000 m.
Il decollo viene effettuato con l'aiuto di particolari intelaiature
alle quali l'aquilone viene appoggiato. Una volta che un aquilone
così grande si è alzato in volo, risulta quasi
impossibile farlo riscendere. Il più delle volte
è necessario attendere che il vento, calando, ne provochi la
caduta. Gli aquiloni Wanwan che vengono oggi fatti volare a Tokushima
conservano la forma tradizionale ma sono di misure più
piccole.
I Wanwan vengono dipinti per lo più con stemmi di famiglie o
con semplice forma geometriche.
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Aquilone Tosa
Tosa è
l'antica denominazione della regione intorno a Kochi, nel sud
dell'isola di Shikoku.
Il quadrato teso tra i puntali dell'aquilone Tosa viene per lo
più dipinto con semplici figure geometriche. Il telaio
è costituito da cinque canne di bambù. Alla carta
vengono solidamente fissate le due stecche che si trovano lungo i bordi
superiori e la diagonale centrale. Esse possono essere staccate in modo
da poter portare l'aquilone piegato. L'aquilone Tosa si distingue per
il suo volo stabile e può raggiungere quote assi elevate.
Nelle feste vengono disputate competizioni che consistono nel tagliare
e portare a terra una lunga striscia di carta fissata con un grosso
aquilone.
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Aquilone
Hakkaku
Questo aquilone
ottagonale è diffuso in diverse regioni: nella contrada di
Shizuoka e nella prefettura di Aichi, a Yukosuka, che si trova nel
sud-est della prefettura di Kanagawa (dove prende il nome di Itsubana
che significa "otto fiori") e ad Okinawa.
Il telaio di bambù è costituito da due quadrati
sovrapposti e sfalsati. Sulla cima viene spesso fissato un archetto di
legno (unari). E' spesso dipinto a motivi geometrici. Ad Okinawa gli
angoli della stella vengono dipinti di rosso con un cerchio bianco per
ogni punta.
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