Arte in cielo
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Le forme degli aquiloni giapponesi            nip_ani.gif (14859 byte)

Delle oltre trecento forme tradizionali degli aquiloni giapponesi, per la mostra ne sono state scelte sette che sembravano particolarmente adatte al progetto: Rokkaku, Tosa, Kerori, Edo, Hakkaku, Wanwan e Hamamatsu.
Oltre a queste era lasciata alla decisione degli artisti la libertà di creare altre forme. Alcuni di essi l'hanno fatto, ideando oggetti volanti come non si sono mai visti prima in cielo: per esempio il "Blonde Kite" di Tom Wasselman o le tre forme volanti ("Forma in rosso", "Forma rossa con 7 linee" "Triangolo nero con 14 linee") di Sodomasa Motonaga.
Con grande abilità i costruttori di aquiloni sono riusciti a mettere queste forme in condizione di volare.
Tra le forme libere ve n'erano però alcune che casualmente ricordavano forme di aquiloni giapponesi realmente esistenti. E' il caso dell'Aquilone Kimono di Rupprecht Geiger (forma Sode), dell'Oiseau amoureux di Niki de Saint Phalle (forma Yakko), dell'aquilone alto e sottile di Toon Verhoef (forma Yachijojima) e del Salto Celeste Hop Hop di Toyoshige Watanabe (forma Baramon).

Qui di seguito vengono descritte le forme di aquiloni più frequenti:

tsugaru.gif (3718 byte)Aquilone Tsugaru

E' di casa nello Honshu settentrionale, nella provincia di Aomori. A causa del clima rigido il bambù non vi cresce. Perciò si utilizza per il telaio il legno del cipresso giapponese (hiba).
Le pitture degli aquiloni Tsugaru sono tra le più belle degli aquiloni giapponesi: in forti tonalità di colore rosso, blu, verde, vi vengono per lo più rappresentate scene delle epopea degli eroi giapponesi. Le immagini sono spesso incorniciate in nero. Per rinforzare la carta dell'aquilone, sul retro viene incollata carta del Giappone. Si usano a questo scopo vecchi documenti, fogli di conti, pagine di libri delle spese e cose simili, che conferiscono al retro dell'aquilone un aspetto molto pittoresco. 

rokkaku.gif (2792 byte)Aquilone Rokkaku

Questo aquilone esagonale (da cui il nome) giunge dalla regione di Niigata sulla costa centrale bagnata dal mar del Giappone. Il suo telaio di bambù consiste semplicemente di due stecche trasversali e di una nel centro, che può essere rimossa per consentire di trasportare l'aquilone arrotolato. Le pitture sono tradizionalmente costituite da espressivi ritratti di guerrieri. A Shirone nella festa annuale che si tiene nella seconda metà di giugno , gli aquiloni Rokkaku si schierano l'uno contro l'altro come aquiloni da combattimento. In quest'occasione gli aquiloni vengono guidati dalle rive contrapposte del canale Nakanokuchi. Vince la squadra che riesce a squarciare l'aquilone avversario e a farlo cadere nel canale. Secondo una leggenda questa è l'origine della festa: trecento anni fa fu costruito a Shirone un canale di irrigazione per le risaie che si stendono all'intorno.
Quando il canale fu terminato, un argine ruppe e Shirone fu inondata. Dopo che l'argine fu di nuovo innalzato, il principe organizzò sul nuovo argine una gara di aquiloni. Le migliaia di piedi che, in occasione di questa prima festa di Shirone, correvano su e giù per l'argine, compressero la terra di cui era costruito, in modo tale che potesse essere impedita una nuova rottura.

edo.gif (8493 byte)Aquilone Edo

L'aquilone Edo deriva il suo nome dalla prima denominazione di Tokyo. Esso vi è diffuso fin dal XVII secolo. Il telaio di bambù consiste consiste per lo più di quattro bacchette trasversali, di una stecca longitudinale  e di due diagonali. Negli aquiloni più grandi sai aggiungono delle stecche longitudinali supplementari. I listelli di bambù vengono spesso fasciate con strisce di carta, perché si incolli meglio ad esse la carta dell'aquilone. Le pitture che lo adornano sono per lo più nello stile del cosiddetto "nishiki-e", di broccato, ispirate alle xilografie policrome dell'Ukiyoe, e raffigurano spesso guerrieri   Samurai in splendide armature. Altri motivi sono attori Kabuki e i segni zodiacali, in particolar modo il dragone. I lunghi cordoncini servono a dargli stabilità e conferiscono all'aquilone in volo una maestosa dignità. L'aquilone Edo porta spesso sulla sommità l'Unari ad arco, un archetto di legno. Esso è costituito da una lunga canna di bambù che viene tesa mediante una corda ricavata dal legno di glicine. La vibrazione di questa arpa eolica si trasmette al corpo dell'aquilone, che ne accresce il suono producendo un potente ronzio. 
 

Kerori.gif (1892 byte)Aquilone Kerori

Questa particolare forma di aquilone si innalza in volo nella provincia di Aichi, del Giappone centrale. L'origine del nome non è chiara. La forma deriva probabilmente dal ventaglio giapponese, il cui rivestimento di carta ha, in effetti, una forma simile. Un tempo si donavano aquiloni come questo al momento della nascita del primo figlio, in quanto il ventaglio era visto come un oggetto di buon augurio. Per il Kerori non esistono pitture tradizionali. Poiché il telaio è costituito soltanto da pochi listelli di bambù, relativamente sottili, questo aquilone vola anche con poco vento. La corda è assicurata solo in due punti sull'asse centrale.
hamamatsu.gif (5194 byte)Aquilone Hamamatsu

La città di Hamamatsu è situata nella prefettura di Shizuoka, nel Giappone centrale, sulla costa del Pacifico. Qui ha luogo ogni anno in occasione della "festa dei fanciulli", dal 3 al 5 di maggio, la più grande manifestazione di aquiloni di tutto il Giappone. Il primo giorno della festa è dedicato agli aquiloni di augurio, aquiloni che, assunto il nome di un bambino appena nato, vengono fatti alzare con l'augurio di una felice crescita del fanciullo.
Nei due giorni seguenti della festa si schierano in combattimento gli aquiloni dipinti con gli stemmi dei quartieri della città. Nell'aria vi sono in quel momento forse centinaia di grandi aquiloni quadrati. Alla mischia del combattimento che si svolge in cielo, corrisponde un febbrile affaccendarsi a terra, dove squadre composte ognuna da circa trenta persone guidano il volo degli aquiloni con verricelli in mezzo ad una strepito assordante di fanfare, tamburi e fischietti. I costumi pittoreschi e l'atmosfera festosa fanno venire in mente i tornei medievali.
Il telaio dell'aquilone Hamamatsu è costituito da una fitta grata di listelli di bambù relativamente sottili, rinforzati da de canne di bambù diagonali. Per il volo, viene assicurata all'aquilone una stecca di bambù con una lunga corda di paglia a costituire la coda. La produzione dei cordoncini di lino che governano l'aquilone è soggetta ad un monopolio in modo da dare a tutti i concorrenti le stesse possibilità.
Dopo che la carta è stata incollata sul telaio di bambù, l'aquilone Hamamatsu viene dipinto con colori luminosi, usati per stampare i tessuti, i bordi vengono spesso prima tirati con cera liquida. Questo aquilone assume in tal modo un caratteristico aspetto di finestra a vetri,
    
wanwan.gif (7007 byte)Aquilone Wanwan

La patria dell'aquilone Wanwan è la parte settentrionale dell'isola di Shikoku. Il nome potrebbe riferirsi alla forma circolare e derivare dal vassoio rotondo laccato "wan". Il corpo dell'aquilone, in sé ovale, ottiene questa forma grazie alla bombatura prodotta da cordoncini che lo tendono sul retro. Il primo aquilone Wanwan pare sia stato costruito e fatto volare nel 1692, in occasione della ricostruzione del tempio di Renge-ji nella località di Okazaki. Con un diametro di venti metri ed un peso che può raggiungere le 550 libbre, esso rientra fra i più grandi aquiloni giapponesi. La coda da sola, formata da una coda di 150 m., pesa 750 kg. Per far alzare con un potente verricello un aquilone così grande, sono necessarie squadre di duecento uomini. Come corda dell'aquilone viene utilizzato un cavo che ha una circonferenza di 15 cm. ed una lunghezza di 1000 m. Il decollo viene effettuato con l'aiuto di particolari intelaiature alle quali l'aquilone viene appoggiato. Una volta che un aquilone così grande si è alzato in volo, risulta quasi impossibile farlo riscendere. Il più delle volte è necessario attendere che il vento, calando, ne provochi la caduta. Gli aquiloni Wanwan che vengono oggi fatti volare a Tokushima conservano la forma tradizionale ma sono di misure più piccole.
I Wanwan vengono dipinti per lo più con stemmi di famiglie o con semplice forma geometriche.
     
tosa.gif (4242 byte)Aquilone Tosa

Tosa è l'antica denominazione della regione intorno a Kochi, nel sud dell'isola di Shikoku.
Il quadrato teso tra i puntali dell'aquilone Tosa viene per lo più dipinto con semplici figure geometriche. Il telaio è costituito da cinque canne di bambù. Alla carta vengono solidamente fissate le due stecche che si trovano lungo i bordi superiori e la diagonale centrale. Esse possono essere staccate in modo da poter portare l'aquilone piegato. L'aquilone Tosa si distingue per il suo volo stabile e può raggiungere quote assi elevate. Nelle feste vengono disputate competizioni che consistono nel tagliare e portare a terra una lunga striscia di carta fissata con un grosso aquilone.
  
hakkaku.gif (5510 byte)Aquilone Hakkaku

Questo aquilone ottagonale è diffuso in diverse regioni: nella contrada di Shizuoka e nella prefettura di Aichi, a Yukosuka, che si trova nel sud-est della prefettura di Kanagawa (dove prende il nome di Itsubana che significa "otto fiori") e ad Okinawa.
Il telaio di bambù è costituito da due quadrati sovrapposti e sfalsati. Sulla cima viene spesso fissato un archetto di legno (unari). E' spesso dipinto a motivi geometrici. Ad Okinawa gli angoli della stella vengono dipinti di rosso con un cerchio bianco per ogni punta.

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Immagini per il cielo

Le forme degli aquiloni giapponesi

La carta Washi e il Bambù

Gli artisti e le opere