Edo
Senza Briglie
Testo e disegni Nicola Lupoli - Progetto originale di Eiji
Ohashi
Presentazione
Chi ama gli aquiloni, non può non essere affascinato dalla bellezza degli
aquiloni giapponesi.
Oggetti ricchi di fascino e di storia legati ad una cultura millenaria. Fra
questi una menzione particolare meritano gli Edo, aquiloni di forma
rettangolare, con un complesso telaio formato da numerose stecche, messe in
tensione per conferirgli quella particolare forma curva da cui parte un fascio
di lunghissime briglie.
Chi vuole sapere qualcosa in più sugli aquiloni giapponesi può cliccare
qui.
Chi scrive non fa eccezione. Da molto tempo avevo l'idea di costruire un Edo, ma
la complessità del progetto e, soprattutto, della brigliatura, mi hanno sempre
fatto desistere.
Qualche tempo fa mi è capitato per le mani un vecchio numero di Kitelines (n.3,
vol.12 , 1997) all'interno del quale è stato pubblicato un articolo che
illustrava la tecnica di costruzione dei No Bridle Kites (aquiloni senza
briglie) di Eiji Ohashi, aquilonista giapponese famoso in tutto il mondo per i
suoi treni di aquiloni (qui il suo sito).
Nell'articolo si illustrava la tecnica per costruire le forme più note degli
aquiloni giapponesi (rokkaku, sode, suruga, tametomo) e la possibilità di farli
volare senza le briglie, attaccando il cavo di ritenuta direttamente al vertice
dell'aquilone.
Nello stesso articolo veniva descritta dettagliatamente la costruzione di un No
Bridle Edo (Edo senza briglie) di 6 metri quadri. Io ho costruito uno di questi
aquiloni. L'aquilone ha volato durante l'ultima edizione del festival di
Vulandra suscitando la curiosità di molti aquilonisti.
Pertanto ho deciso di pubblicare questo progetto con le mie soluzioni
costruttive che sono leggermente diverse da quelle pubblicate su Kitelines.
Lista dei materiali
-
6 mq di spinnaker da 42 gr
-
3 stecche di carbonio cavo 10 mm x 100 cm.
-
4 stecche di fibra di vetro cava 8 mm. x 120 cm.
-
2 stecche di carbonio cavo 6 mm x 100 cm.
-
3 giunti di ottone diametro interno 10 mm.
-
2 giunti di ottone diametro interno 8 mm.
-
1 giunto di ottone diametro interno 6 mm.
-
Dacron per i rinforzi
-
Copri punta in gomma per le stecche
-
Filo in dacron per mettere in tensione le stecche
Il Progetto
Fig. 1,
misure in centimetri
La figura 1 mostra tutte le misure per la vela dell'Edo. Per la costruzione
io ho usato dello spinnaker da 42gr. mq. Le lettere indicano
la steccatura che è illustrata dalla tabella qui sotto. Poiché proprio nella
steccatura ci sono le principali differenze riporto anche le misure del progetto
di Kitelines.
Stecca |
Edo Volere Volare |
Edo Kitelines |
A
|
Carbonio cavo 10 mm. x 300
cm. |
Carbonio cavo 10 mm. x 300
cm |
B |
Fibra di vetro cava 8 mm. x 240
cm. |
Carbonio cavo 8 mm. x 270 cm. |
C* |
Carbonio cavo 6 mm x 200 cm |
Carbonio cavo 8 mm x 200 cm |
*La stecca C non è sempre necessaria, viene utilizzata solo in condizioni di
vento leggero.
Le stecche montate saranno messe in tensione da tiranti, per conferire
all'aquilone un diedro.
Note sulla steccatura
La stecca A è divisa in tre pezzi da 100 cm. uniti con giunti di ottone.
Le stecche B sono quelle che hanno dato più problemi durante la costruzione.
Inizialmente seguendo l'indicazione del progetto ho utilizzato del carbonio da 8
usando due stecche da 135 cm. giuntate al centro con un tubo di ottone. La
stecca risultava troppo rigida e praticamente impossibile da far flettere come
richiesto dal progetto. Inoltre controllando il disegno al CAD risultava
impossibile che una stecca da 270 cm. incrociasse il longherone a 60 cm.; la
curva era molto più profonda (circa 80 cm.).
Facendo un po' di calcoli la misura giusta era 240 cm., ma anche in questo caso
la stecca di carbonio da 8 non si fletteva. Per i primi voli ho sostituito la
stecca da 8 mm con una stecca di carbonio da 6 mm. sempre da 240 cm, divisa in
tre pezzi giuntati con tubi di ottone. In questo caso il carbonio da 6 mm non
era sufficientemente rigida per tenere tesa la vela.
Ultima soluzione sostituire il carbonio da 8 mm. con una stecca di fibra di
vetro da 8 mm.da 240 cm. e tutto è filato liscio. La stecca si monta facilmente
(sono due pezzi da 120cm. giuntati con il solito tubo di ottone) e tiene in modo
ottimale la tensione della vela e... costa anche meno!
Costruzione dell'aquilone
Dopo aver realizzato la vela con il disegno che preferite è necessario
orlare il perimetro della vela,
Le tasche per le stecche illustrate dalla fig. 2 e 3, rispettivamente per le
stecche B e per la stecca C.
fig.2
fig.
3
Si procede in questo modo: per ogni tasca tagliate due triangoli di dacron
che saranno cuciti da entrambi i lati della vela, poi prendete un ritaglio di
spi ripiegatelo più volte e cucitelo sul rinforzo di dacron per formare la
tasca (in rosso in figura). Sul rinforzo di dacron fate due fori ai lati della
tasca e con una macchinetta per occhielli, mettete due occhielli in metallo. Dai
fori passeranno i fili che mettono in tensione le stecche.
Per la stecca A le tasche vengono costruite nello stesso modo, ma non è
necessario realizzare gli occhielli. Per la tasca al vertice dell'aquilone fra i
due rinforzi di dacron è necessario cucire un asola in cui sarà messa un
anello che fungerà da punto di attacco per il cavo di ritenuta.
Credo ci possano essere anche altri sistemi per la realizzazione delle
tasche, se qualcuno ha altre idee me le segnali e volentieri integrerò il
progetto.
Montaggio e volo dell'aquilone
Per mettere in tensione le stecche io ho usato un sistema illustrato in un sito
dedicato alla costruzioni di Edo tradizionali (clicca
qui). Il sistema, molto semplice, è illustrato dalla figura sotto:
Nel nostro Edo bisogna far passare il cavo attraverso gli occhielli e
montarlo come illustrato in figura. Spostando il regolatore a destra o a
sinistra potremo facilmente variare la curva delle stecche.
Nei punti di incrocio delle stecche con il longherone A ho cucito un piccolo
rinforzo di dacron dove sono state cucite delle strisce di nylon ripiegato, in
modo da legare insieme le due stecche. E' molto importante che soprattutto le
stecche B restino ferme quando le mettete in tensione altrimenti la vela
non sarà sufficientemente tesa.
(clicca per ingrandire)
Le due foto mostrano il particolare della stacca in tensione al termine del
montaggio.
L'aquilone vola benissimo in diverse condizioni di vento. Il particolare
attacco del cavo di ritenuta permette all'aquilone di avere sempre la giusta
angolazione rispetto al vento tollerando così anche le condizioni di vento
rafficato. Inoltre questo Edo, nonostante le sue dimensioni, presenta una minore
trazione rispetto ad uno della stessa grandezza ma brigliato in modo
tradizionale.
Con le giuste condizioni di vento l'aquilone partirà facilmente come se
galleggiasse sull'aria. In condizioni di vento più debole è necessario fare un
lancio lungo chiedendo la collaborazione di un compagno di volo che vi dia la
possibilità di srotolare circa 20m. di cavo.
Come è possibile vedere sul sito di Ohashi l'aquilone può essere facilmente
montato in treno e con le opportune modifiche può essere facilmente ingrandito
o ridotto nelle dimensioni.
Una foto del mio Edo Senza Briglie scattata a Ferrara da Roberto Monti (Essenze
nel Vento).
Buona costruzione e buon vento
|